Progetto “miti greci”
Il mito può essere considerato come la più ricca fonte di informazioni della storia umana ad esso si rimanda e si lega la creazione delle prime società civili. In esso si riconosce la matrice del nostro inconscio collettivo in grado di proiettare e di rivelare le nostre più ataviche paure legate alla nostra esistenza. È probabile che siano state proprio quelle stesse paure a spingere l’individuo del paleolitico a sfidare la natura, il destino e le molte avversità al fine di garantirsi la sopravvivenza cercando solidarietà e alleanze attraverso le prime forme di legami familiari stabilendo le successive stratificazioni sociali.
Sin dal neolitico l’uomo ha cercato di spiegarsi l’origine del mondo e dell’esistenza per costruire la cultura del proprio popolo,dando origine a diversi tipi di cosmogonie. Per gli antichi greci l’universo si trasforma da Caos a Cosmo secondo quattro tipi diversi di cosmogonia: Orfica, quella Pelasgica, quella di Omero e di Esìodo. E sono proprio queste ultime a porre le radici in Magna Grecia e a conquistare la cultura latina e non solo.
Il mondo dei miti greci spiega, attraverso il “mytos”, le origini del mondo e dei fenomeni naturali. I suoi personaggi sono divinità, eroi, animali e uomini con virtù, vizi, pregi e difetti tipici dell’animo umano e non si arrendono di fronte alle avversità della vita ma affrontano spesso sfide ardite come quella di Prometeo il quale, pur di compiere un gesto di grande generosità, ruba il fuoco agli dèi donando l’intelligenza al genere umano. La crudele punizione di Zeus sarà superata solo grazie alla sua grande resilienza. La stessa Pandora, fatua e curiosa, riuscirà a preservare in fondo al suo vaso la speranza, elemento imprescindibile dell’esistenza stessa.
Ins. Francesca Basile
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